E lei va, cammina la mia Madonnina, non sta ferma dietro la grata del capitello al crocevia. Guarda il cielo, ha la mano aperta di chi accetta i doni della vita, gli occhi spalancati di chi non ha paura. Io ti guardavo andare, bella Madonnina, muovere i passi, Tu dietro la grata del tuo capitello, io dietro quella del mio balcone, nel palazzo che avevano costruito proprio lì di fronte. Ero piccolina, mi dicevano di fare attenzione a non cadere giù. Io mi attaccavo forte con le piccole dita e ti guardavo, al di là della strada, volevo sempre portarti i fiori. Immaginavo che andavamo insieme camminando, passo dopo passo, verso la bella Verona, la mia città. Chissà quante volte abbiamo camminato insieme per le strade del mondo nei tempi antichi, quando tu eri la Dea tanto giovane e tanto bella, come la scultura nel capitello. C’è un’altra statua che ti ritrae, antica Dea: fu scolpita in epoca romana, è da sempre nel cuore della mia città. Dopo mille anni, un gran signore l’ha voluta collocare sopra una splendida fontana. L’ha chiamata mea domina, Madonna. Madonna Verona è una giovane regina, porta la corona e un cartiglio su cui è inciso il motto: Est iusti latrix urbs haec et laudis amatrix E’ portatrice di giustizia questa città e amante della lode Va camminando fiera Madonna Verona come quando era tutta rivestita d’oro. Danzano i drappeggi della sua stola, mentre un piede segue l’altro, leggero. Anche lei ha la mano aperta, lo sguardo rivolto al cielo. Mi rendo conto solo adesso, quanto ho imparato da Te Dea Madonna, adesso che cammino chilometri ogni giorno, per star bene e godermi il cielo, il verde, gli alberi e i fiori, il canale, le barene, i ghebi, la laguna e Venezia, in fondo. Quando immagino il Mondo Nuovo che stiamo costruendo e che sarà bellissimo, mi sento piccolina, come quando ti guardavo dal balcone. Sento di esser figlia di Verona, la città in cui le Madonne camminano da sempre, da secoli prima che la Costituzione definisse la libertà di circolazione uno dei due diritti fondamentali: non viene garantito però, anzi negli ultimi anni è stato negato. Antica Dea a Te lasciavo un tempo le offerte agli incroci. Oggi Ti lasci intravedere nelle statue della Madonna, nella mia Verona. Quelle sculture mi scaldano il cuore e mi insegnano ancora a muovere i passi, a camminare accettando i doni della vita, a guardare il cielo senza paura, a volare.
Vedi anche:
poesia in veronese E la va
poesia in inglese And she goes
postfazione in italiano Eredi della Dea, le Madonne a Verona camminano da sempre
postfazione in inglese Heirs of the Goddess, Madonnas in Verona have always walked
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Pubblicata in “Idee&Azione” domenica 5 maggio 2024
link al testo: E Lei va
Molto dolce, molto bella . Bravissima Maristella 👏👏👏